Tra tutti i primi piatti della tradizione culinaria italiana, uno di quelli più famosi anche all’estero è, senza dubbio, la Carbonara.
La storia di questo piatto rimanda a una ricetta relativamente recente, nata negli anni dopo la seconda guerra mondiale, nell'Italia della rinascita, quando il paese era attraversato da un grande entusiasmo, da una voglia di crescere, di stare bene, anche a tavola, dopo anni cupi di stenti e di fame. Si tratta di una ricetta senza una paternità, una data e un luogo di nascita precisi.
La Carbonara è stato un piatto molto conosciuto a Roma e nel Lazio e diffusosi a macchia d'olio, improvvisamente, ancor prima che fosse codificato in qualche libro di cucina. La prima testimonianza scritta di una ricetta (per altro molto lontana da ciò che noi oggi intendiamo per carbonara) risale al 1952 e apparve non su una rivista o un manuale di cucina italiano, bensì americano, di Chicago, a firma di due italiani proprietari di Armando's, un locale divenuto poi famosissimo nella città americana. Da allora è stato un piatto cucinato in mille versioni e per mano di tantissimi chef, ognuno dei quali ha di fatto dato vita e una versione propria di questo piatto così amato.
A dare vita alla storia della carbonara sembra abbiano concorso l'usanza di condire la pasta con uova e formaggio, tipica delle regioni del centro, Lazio e Campania su tutte, e un ingrediente comparso tra le vettovaglie dei soldati di liberazione americani (la cosiddetta razione K): il bacon; Si pensa che i soldati americani abbiano provato ad aggiungere a un piatto di pasta uova e formaggio il bacon, dando così vita a una ricetta dal gusto indimenticabile, che iniziò presto a diffondersi nelle trattorie della capitale e poi nelle cucine di casa. E il bacon fu rapidamente sostituito dal comune e locale guanciale, lasciato soffriggere e unito poi alle uova mescolate al formaggio e leggermente cotte.
La Carbonara più vicina al nostro concetto ha visto la luce alla fine degli anni 70, quando le uova si sono utilizzate a crudo (successivamente soltanto i tuorli), il formaggio impiegato è stato soltanto pecorino, o un misto di pecorino e parmigiano, e il guanciale si è affermato come il salume più adatto per questo piatto straordinario. ciò che riguarda il procedimento, le uova si sbattono insieme a una parte di formaggio e a una spolverata di pepe, sino a ottenere un composto cremoso.
Il formato che sicuramente associamo immediatamente alla pasta alla Carbonara sono gli spaghetti.
Questi infatti permettono a tutto il condimento (composto da uovo, pecorino e guanciale) di amalgamarsi alla perfezione, ottenendo una mantecatura perfetta.
La cremina tanto celebre della Carbonara, infatti, sembra creare un tutt’uno con la pasta che diventa assolutamente accattivante e gustosa.
L’alternativa alla pasta lunga, ma che mantiene la romanità della ricetta originale, è rappresentata dalla scelta dei rigatoni.